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Aperti alla scienza: Alcuni cenni sul copyright

Open Science e Open Access in Università Cattolica: informazione scientifica di qualità disponibile ad ogni studioso impegnato nella ricerca

Considerazioni generali

Per condividere le proprie pubblicazioni liberamente sul web, è necessario che queste siano originariamente edite ad accesso aperto, ossia edite secondo la via "aurea". In questo caso le questioni legate ai diritti di autore saranno concordate con l'editore, prima della pubblicazione stessa.

Altrimenti, per le pubblicazioni edite in modalità commerciale è possibile avvalersi della via "verde", verificando le policy adottate dall'editore in merito.

In questa breve guida vengono toccati i vari aspetti legati ai termini di circolazione delle pubblicazioni.

Pubblicare e distribuire la propria ricerca

 Licenze Creative Commons

 

Le pubblicazioni in formato elettronico e distribuite su internet sono protette dal diritto di autore allo stesso modo di quelle cartacee. I cambiamenti tecnologici hanno solamente introdotto una nuova modalità di supporto e di diffusione delle pubblicazioni e quindi di consultazione. Pertanto è necessario che l'autore, che desidera pubblicare in Open Access verifichi preventivamente con l'editore (o con altri eventuali titolari di copyright) i termini di circolazione / distribuzione di tali contenuti.

  • Copyright: diritto che tutela la proprietà di un’opera dell’ingegno (letteraria, artistica ecc.); diritto d’autore | il marchio che viene apposto sull’opera con l’indicazione del titolare del diritto e dell’anno a cui risale
  • Le licenze d'uso: è il contratto con il quale il titolare dei diritti di sfruttamento economico definisce il regime giuridico di circolazione e le limitazioni nell'utilizzo e nella cessione dell'opera.

Riferimenti normativi:  Legge 22 aprile 1941, n. 633 e successive modificazioni (cfr. testo in Altalex).

Per le pubblicazioni originariamente in Open Access, cosiddette pubblicazioni "Gold", i dettagli sul copyright e sulle licenze d'uso sono quelli concordati con l'editore.

Mentre per le pubblicazioni edite in modalità commerciale, quando si desidera archiviare o "postare" una propria pubblicazione, su un sito diverso da quello dell'editore della stessa, è necessario verificare preventivamente con l'editore (o con altri eventuali titolari di copyright) i termini di circolazione / distribuzione di tali contenuti per accertarsi che sia consentita la pubblicazione del full text in archivi istituzionali come PubliCatt e a quali condizioni, ossia verificare generalmente quanto segue:

  • dove si vuole condividere la propria pubblicazione
  • quale sia la versione di pubblicazione che è possibile condividere (pre-print, post-print o AAM - Author Accepted Manuscript; VoR - Version of Record o versione editoriale)
  • se esistono periodi cosiddetti di "embargo", ossia prima dei quali non è possibile postare la propria pubblicazione
  • se ci sono particolari indicazioni in merito alla licenza d'uso da abbinare alla pubblicazione

Quando la pubblicazione è stata edita in modalità commerciale, ossia è accessibile solo a pagamento, esiste comunque la possibilità di renderla disponibile in Open Access. A questo proposito, gli editori adottano politiche diverse, in considerazione di dove si vuole condividere una pubblicazione e di quale formato si vuole utilizzare per la condivisione. Esistono infatti diverse versioni di pubblicazioni e non tutte sono adatte per l'archiviazione.

Tipologie di siti per la condivisione delle pubblicazioni:

  • Archivi istituzionali ad accesso aperto o Institutional repositories: archivi per la raccolta, conservazione e disseminazione dei prodotti della ricerca scientifica, gestiti da un'università o da enti di ricerca, p.e. PubliCatt
  • Archivi disciplinari ad accesso aperto o Subject repositories: archivi online per la raccolta, conservazione e disseminazione di copie digitali di prodotti della ricerca in specifiche aree scientifiche, p.e. RePEc (Research Papers in Economics), ArXiv (fisica, matematica, computer science, biologia quantitativa, finanza, statistica, ingegneria elettrica, economia), Cogprints (papers nelle scienze cognitive), LawArXiv (archivio pre- e post-print per gli studiosi di diritto), ecc.
  • Social Sharing Network or Scholarly Collaboration Network:  servizi che facilitano la collaborazione e la condivisione dei documenti tra ricercatori, p.e. ResearchGate, Academia.edu, SSRN
  • Siti personali o di dipartimento: pagine web gestite / controllate dai ricercatori o dai loro dipartimenti
  • Siti per la condivisione di file, p.e. Figshare, Docsford, Docslide, doc88.com and journal-dl.com

Versione della pubblicazione

  • Pre print: prima versione presentata dall'autore per la pubblicazione, da sottoporre ancora a peer review
  • Author's Accepted Manuscript (AAM) o post print: versione dell'autore peer-reviewed comprensiva delle revisioni richieste
  • Version of Record (VoR) o versione editoriale: versione pubblicata, completa delle indicazioni di fascicolatura e con layout editoriale

     Thomas Shafee / CC BY (https://creativecommons.org/licenses/by/4.0)

Dove verificare le policy degli editori e degli enti di finanziamento, rispetto alla condivisione in accesso aperto delle pubblicazioni?

Nel sito SHERPA-Romeo è possibile verificare le policies degli editori in merito al deposito e messa a disposizione di un contributo pubblicato in un repository, tenendo presente che, trattandosi di un'iniziativa britannica, al momento, su un totale di più di 1000 policies, solo una ventina riguardano editori italiani.

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Nel sito SHERPA-Juliet è possibile consultare l'elenco degli enti finanziatori e le relative policies di elargizione di fondi condizionati dalla pubblicazione in open access dei risultati della ricerca.

How Can I Share It fornisce informazioni sulle policies di condivisione per materiale scientifico. E' curato dall'associazione dell'editoria scientifica, tecnica e medica  STM.

EPOcA - Banca dati curata dall'Università di Torino, con le informazioni sulle policies di condivisione delle pubblicazioni degli editori italiani e stranieri. 

Licenze Creative Commons

Licenza d'uso per i dati e i prodotti della ricerca

E' il contratto con il quale il titolare dei diritti di sfruttamento economico definisce il regime giuridico di circolazione e le limitazioni nell'utilizzo e nella cessione dell'opera.

Quando una pubblicazione viene resa disponibile ad accesso aperto è possibile far uso delle licenze Creative Commons, che sono utili, non tanto per fornire una tutela dei propri diritti di autore, poiché un'opera dell'ingegno è tutelata fin dal momento della sua creazione, ma quanto perché rende esplicito in maniera chiara quali azioni sono possibili con l'opera stessa... sono anche "comode" o facili da utilizzare perché codificano licenze preconfezionate.

«Le Creative Commons Public Licenses (CCPL) sono delle licenze di diritto d'autore che si basano sul principio de "alcuni diritti riservati".
Le CCPL, infatti, rendono semplice, per il titolare dei diritti d'autore, segnalare in maniera chiara che la riproduzione, diffusione e circolazione della propria opera è esplicitamente permessa. Il funzionamento delle CCPL è reso possibile dal fatto che la legge italiana sul diritto d'autore - così come, in generale, le corrispondenti normative nazionali e internazionali - riconosce al creatore di un'opera dell'ingegno una serie di diritti; allo stesso tempo, la legge permette al titolare di tali diritti di disporne.[...]
»

Per l'Italia sono state create sei tipi di licenze, cfr. il sito Le Creative Commons Public Licenses (CCPL) italiane.

Lo schema sotto riassume come è possibile combinare le varie possibilità dei termini di concessione di riutilizzo dell'opera utilizzando le licenze Creative Commons.

Se non ci sono indicazioni diverse, p.e. da parte del finanziatore della ricerca, il modo migliore per scegliere quale licenza scegliere è quella di verificare come si desidera che la propria opera circoli. Un aiuto può arrivare da questo strumento per la scelta di quale licenza utilizzare: Licence choser.

Consultare la pagina degli strumenti e degli approfondimenti per ulteriori informazioni.

Licenza d'uso per software

 

Dal sito Wiki-Italia Open Access

Dal sito del Gruppo di lavoro sull'Open Access della CRUI

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