Salta al contenuto principale

Digital Commons Data UniCatt: Copyright e licenze d'uso

Copyright e licenze d'uso

Alcune considerazioni preliminari sulla proprietà dei dati della ricerca

In base al diritto d’autore, gli elementi di fatto, come i dati non possono essere posseduti seguendo quanto è previsto per il diritto d’autore. Il diritto di autore protegge solo le espressioni originali. Esistono altre aree del diritto che offrono una sorta di protezione sui dati, ma più limitata rispetto al diritto d’autore (ad esempio il segreto industriale).

I dati di per sé non sono protetti, ma possono esserlo i database se la selezione dei dati e la loro organizzazione è originale.

In Europa esiste una forma di protezione chiamata “Sui Generis Database Right” che si applica a database originali nella loro organizzazione e ottenuti  attraverso un sostanziale investimento in denaro.

La normativa in questione è la direttiva sulle banche di dati, Direttiva n. 96/9/CE del Parlamento europeo e del Consiglio dell’11 marzo 1996, relativa alla tutela giuridica delle banche dati. Al suo interno la direttiva è divisa in due parti sul diritto d’autore e sulla tutela delle banche di dati mediante il diritto sui generis.

Una semplice raccolta di dati senza alcuna organizzazione particolare non è soggetta dunque a copyright.

Infine, bisogna altresì ricordare che raccolte di materiali, quali ad esempio testi di pubblicazioni scientifica possono essere tutelati dal diritto di autore in capo agli autori che hanno scritto i testi.

Ne consegue che potenzialmente un database potrebbe avere tre livelli di protezione:

  • i contenuti dello stesso protetti da copyright (ad esempio una raccolta di articoli scientifici scaricati in formato pdf)
  • l’organizzazione originale del data-base
  • la raccolta dei dati, se particolarmente elaborata e costosa.

Per le informazioni sopra riportate si ringrazia Thomas Marangoni, RDA Italia, per un approfondimento sul tema si veda il video della presentazione di Marangoni disponibile nei materiali di approfondimento riportati nella scheda dedicata "Strumenti e approfondimenti".

Licenza d'uso

Rendere disponibili i dati non equivale a dare il permesso di effettuare data mining o di riutilizzarli liberamente. L’indicazione di poterlo fare deve essere sempre esplicita.

La licenza è il contratto con il quale il titolare dei diritti di sfruttamento economico definisce il regime giuridico di circolazione e le limitazioni nell'utilizzo e nella cessione del suo lavoro.

Quando i dati vengono resi disponibili ad accesso aperto sul web è possibile far uso delle licenze Creative Commons, che sono utili perché rendono esplicito in maniera chiara quali azioni sono possibili con i dati messi a disposizione... sono anche "comode" o facili da utilizzare perché codificano licenze preconfezionate.

La scelta di una licenza restrittiva piuttosto che di una più permissiva può pregiudicare la possibilità di combinare dataset con diversi tipi di licenze.

Se non ci sono indicazioni diverse, p.e. da parte del finanziatore della ricerca, il modo migliore per scegliere quale licenza scegliere è quella di verificare come si desidera che la propria opera circoli. Un aiuto può arrivare da questo strumento per la scelta di quale licenza utilizzare: Licence choser.

Per questo motivo, per i dati non coperti da copyright, la licenza più adeguata ai fini dello sviluppo della ricerca scientifica è la CC0 Public Domain Dedication Licence, che è stata creata appositamente per liberare qualsiasi ostacolo legale o tecnologico al riutilizzo dei dati. In generale si può scegliere tra le Licenze Creative Commons che offrono una modalità standard di condivisione dei contenuti, con diverse modulazioni di permessi.

«Le Creative Commons Public Licenses (CCPL) sono delle licenze di diritto d'autore che si basano sul principio de "alcuni diritti riservati".
Le CCPL, infatti, rendono semplice, per il titolare dei diritti d'autore, segnalare in maniera chiara che la riproduzione, diffusione e circolazione della propria opera è esplicitamente permessa. Il funzionamento delle CCPL è reso possibile dal fatto che la legge italiana sul diritto d'autore - così come, in generale, le corrispondenti normative nazionali e internazionali - riconosce al creatore di un'opera dell'ingegno una serie di diritti; allo stesso tempo, la legge permette al titolare di tali diritti di disporne.[...]
»

Per l'Italia sono state create sei tipi di licenze, cfr. il sito Le Creative Commons Public Licenses (CCPL) italiane.

Lo schema sotto riassume come è possibile combinare le varie possibilità dei termini di concessione di riutilizzo dell'opera, utilizzando le licenze Creative Commons.

https://foter.com/blog/how-to-attribute-creative-commons-photos/

Oltre alle Creative Commons, DCD UniCatt mette a disposizione ulteriori licenze per i dati della ricerca. Un elenco completo è presente durante l'inserimento dei dati oppure visibile anche alla pagina dedicata al repository di Ateneo i FAIRsharing: cfr. https://fairsharing.org/organisations/5157

Licenza d'uso per software

  • Joinup Licensing Assistant, guida interattiva creata dalla Commissione Europea per scegliere la licenza migliore per il software
  • Licence choser. strumento che spiega i vari tipi di licenza, utile per la scelta di quale licenza utilizzare

Il sito ufficiale dell'Unione Europea mette a disposizione gratuitamente un servizio per aiutare le PMI europee e i gruppi di ricerca coinvolti in attività commerciali transfrontaliere e/o in attività di ricerca finanziate dall'UE a gestire, diffondere e valorizzare la loro proprietà intellettuale.

Si tratta dello European IP Helpdesk che fornisce diversi materiali di supporto tra cui si segnalano questi:

  • IP Guides
  • Europe IP glossaries
  • European IP Helpdesk Helpline - Aassistenza di primo livello su questioni di proprietà intellettuale relative ad attività commerciali transfrontaliere in Europa o su questioni di proprietà intellettuale specificamente legate a progetti di ricerca e innovazione finanziati dall'UE

 

 

Aspetti legali degli open data: un'introduzione semplice e chiara su copyright, privacy, licenze e normativa di riferimento, di Simone Aliprandi

Contatti

Sede di Brescia
supporto.dcd-bs@unicatt.it

Sede di Milano
supporto.dcd-mi@unicatt.it

Sedi di Piacenza e Cremona
supporto.dcd-pc@unicatt.it

Sede di Roma
supporto.dcd-rm@unicatt.it