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Salta al contenuto principaleSalvataggio dei dati. Consigli pratici
Suggerimenti per il salvataggio temporaneo ai fini dell'analisi dei dati e della loro eventuale condivisione con il gruppo di ricerca
Archiviazione dei dati
L’archiviazione dei dati è richiesta obbligatoriamente per alcuni progetti di ricerca finanziati.
Innanzitutto, in fase di archiviazione è opportuno valutare quali dati dovranno essere conservati, cfr. “Riding the wave. How Europe can gain from the rising tide of scientific data. Final report of the High Level Expert Group on Scientific Data. A submission to the European Commission” ottobre 2010. In questo report dell’Unione Europea i dati vengono classificati in classi, in quanto non tutti i dati hanno la stessa importanza ai fini dell’archiviazione.
L’immagine sotto riportata illustra la complessità dell’ecosistema dei dati. Alla base della piramide ci sono i dati più abbondati, transitori: miliardi di file di dati personali al mondo, presenti su supporti magnetici personali che hanno valore solamente per chi li ha creati o per chi li usa.
Al vertice della piramide si trovano i dati pregiati di alto valore, difficili da riottenere, insostituibili e con un maggiore potenziale di riutilizzo per una intera nazione o società, immagazzinati in più archivi nazionali o internazionali affidabili. Nel mezzo si ritrovano i dati ciclici utili ad un livello medio, comunitario o regionale, per finalità circoscritte.
© European Union, 2010
Gli archivi dei dati sono luoghi di pubblicazione degli stessi. Dovrebbero il più possibile assolvere alle caratteristiche FAIR, certificabili attraverso meccanismi di validazione affidabilità, come il CoreTrustSeal (CTS).
I metadati sono sempre accessibili, mentre l’accesso ai dati è definito dai responsabili dei dati, in conformità alle richieste degli enti finanziatori e nel rispetto dei diritti di proprietà sui medesimi.
Quando si passa all’archiviazione dei dati, se si sceglie la modalità open access è bene verificare le possibili licenze che possono essere utilizzate
Criteri per individuare i repository più adatti per archiviare i dati
Directory di repository di dati
Repository di dati generalisti
Metadati – schemi e standard
I metadati sono “dati sui dati” ossia la descrizione dei dati. La funzione dei metadati è quella di rendere i dati rintracciabili più facilmente; servono a fornire informazioni standardizzate e strutturate, comprensibili dall'uomo e leggibili dalla macchina.
I metadati contribuiscono a citare e a disambiguare i dati
Ciascuna comunità scientifica può necessitare di diversi standard . Così come avviene negli archivi delle pubblicazioni, anche per quelli dei dati si possono utilizzare standard trasversali a tutte le comunità, come p.e. Dublin Core Metadata Element Set o ISO 15836:2009 . I metadati di questo tipo possono essere classificati come nella tabella sottostante:
Per altri tipi di standard per comunità scientifica è possibile consultare
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Tipi di metadati |
Obiettivo |
Esempio |
Metadati descrittivi |
Descrizione minima per ritrovare un oggetto digitale. Sono utili a questo fine anche metadati di contestualizzazione |
Autore, titolo, abstract, data, luogo, metodo/strumenti di raccolta, riferimento temporale |
Metadati strutturali |
Mettere in relazione i dati con prodotti e risorse collegate |
Link ad oggetti digitali collegati (p.e. articoli scritti che si basano sui dati della ricerca collegati) |
Metadati tecnici |
Informazione sugli aspetti tecnici dei dataset |
formati, hardware/software utilizzati, calibrazione, versione, autenticazione, crittografia, standard di metadati |
Metadati amministrativi |
Esplicitare termini di utilizzo e gestione degli oggetti digitali |
Licenze, eventuali spiegazioni per un embargo, waivers Search logs, traccia dell’utilizzo |
Altre informazioni sui metadati si possono trovare nei siti di organizzazioni come: